8 MARZO – Oggi, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, celebriamo il tema:Donne alla guida perottenere un futuro paritario in un mondo di COVID-19”, scelto dall’ONU per commemorare gli sforzi compiuti da donne e ragazze di tutto il mondo nel tentativo di plasmare un futuro paritario durante la ripresa dal COVID-19.

Nell’ultimo anno, abbiamo tutti dovuto affrontare una grande sfida nel riadattarci a vivere in un mondo profondamente scosso dalla pandemia. La globalità di questo fenomeno ha impedito possibilità di condurre quella che una volta consideravamo una vita “normale” o “ordinaria”, colpendo profondamente il nostro sistema sanitario, l’economia, la gestione della mobilità e il nostro atteggiamento nei confronti dell’inclusione sociale e dello sviluppo.

Specialmente le donne sono state le più colpite. Soprattutto quelle che già vivevano in condizioni di svantaggio per reddito, età, posizione geografica o stato di salute.

Secondo il rapporto delle Nazioni Unite “L’impatto del COVID-19 sulle donne“, le donne hanno ridotte capacità di rispondere a simili shock, perché guadagnano meno, hanno posti di lavoro meno sicuri e possono godere di protezione sociale in misura inferiore rispetto agli uomini.

In altre parole, la pandemia sta esacerbando le disuguaglianze che già prima esistevano, con il rischio di rendere vani i progressi ancora fragili che erano stati compiti dalle donne nell’ambito dell’occupazione e partecipazione femminile.

La situazione risulta più grave nei Paesi in Via di Sviluppo. Qui, le donne sono le principali responsabili della produzione alimentare e costituiscono quasi la metà della forza lavoro agricola.

Figura 1: Impatto del COVID-19 sulle donne. Fonte: Nazioni Unite, 2020. Disponibile su  policy-brief-the-impact-of-covid-19-on-women-en.pdf (unwomen.org)

In Madagascar l’agricoltura impiega il 78% della forza lavoro. Il potenziamento di questo settore è fondamentale per lo sviluppo nazionale, per accelerarne la crescita, creare occupazione e ridurre la povertà. Le donne del Madagascar svolgono un ruolo fondamentale nel sostentamento e nel miglioramento delle condizioni di vita delle loro comunità.

Figura 2: Donna malgascia che lavora nel settore agricolo. Fonte: UNESCO, disponibile presso  Women’s Rights in Madagascar (unesco.org)

Tuttavia, purtroppo le donne malgasce devono ancora affrontare discriminazioni economiche, culturali e politiche. Hanno meno accesso degli uomini a tecnologie, capacità finanziaria, istruzione e risorse agricole; questo le rende più vulnerabili agli impatti del COVID-19.

La disparità si nota anche nel contesto della leadership politica: le donne difficilmente possono raggiungere cariche elevate. Ciò è dovuto a molti fattori come l’influenza culturale, la considerazione delle donne all’interno della società e l’egemonia maschile nella vita pubblica. La percentuale di donne che svolgono ruoli di rappresentanza nella vita pubblica del governo del Madagascar non è mai andata oltre il 16%.

Tuttavia, qualche piccolo passo è stato compiuto di recente per potenziare il ruolo delle donne. Con il sostegno della First lady, Mialy Rajoelina, nel paese è stata adottata una nuova legge contro la violenza di genere, con finalità di proteggere donne e bambini dalla violenza sessuale, sociale ed economica. Inoltre il contributo attivo delle donne malgasci sta diventando sempre più riconosciuto in vari settori: come membri del governo, del Parlamento, della società civile e del settore privato.

A tal proposito, il presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD) delle Nazioni Unite, Gilbert F. Houngbo, in occasione della Giornata Internazionale delle Donne Rurali, ha pubblicamente sottolineato l’importanza del ruolo della donna per le comunità agricole: “La nostra resilienza globale dipende dal fatto che i governi prestino maggiore attenzione agli impatti disuguali sulle donne rurali di tipo socioeconomico e intensifichino i loro investimenti per proteggerle. […] È inaccettabile che le donne del mondo rurale, che svolgono un ruolo così vitale nella produzione di cibo e nella costruzione di economie fiorenti, siano più a rischio durante la pandemia.

Figura 3: Donna malgascia. Fonte: UNESCO, disponibile presso Women’s Rights in Madagascar (unesco.org)

Il futuro del Madagascar e degli altri Paesi in Via di Sviluppo dipende dall’equilibrio di una classe sociale media in grado di rafforzare la stabilità economica e politica del paese. Ciò implicherà il coinvolgimento di un maggior numero di donne nella vita pubblica e nella gestione delle risorse della comunità, con le stesse responsabilità, opportunità e protezione degli uomini.

Martina Sardo
Dottoranda presso il Politecnico di Milano