“Oggi mi sono svegliata alle 7.00 per andare all’Università. La mia testa continuava a ripetere: 5 Giugno.
Dopo circa 15 minuti sono riuscita ad alzarmi per andare in cucina a fare colazione. Mescolando lo zucchero nel caffè ho pensato, ancora, 5 Giugno.
Poi mi sono alzata, strisciando rumorosamente la sedia sul pavimento, e con passi lenti e regolari, anche un po’ svogliati diciamo, mi sono diretta verso il bagno.
Canticchiando ho appoggiato i vestiti sul mobile, e sono entrata in doccia per cercare di svegliarmi un po’ ed iniziare la giornata.
L’acqua a contatto con la mia pelle, e nuvole di vapore per tutta la stanza.
Oggi è il 5 Giugno. Giornata Mondiale dell’Ambiente.
Ho chiuso l’acqua, scostato la tendina della doccia, e sono uscita”
Oggi, 5 giugno, Kukula ha deciso di celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente, giornata che vuole portare all’attenzione le problematiche ambientali che caratterizzano il mondo in cui viviamo: tra esse, l’inquinamento atmosferico, tema principale di quest’anno e piaga che riguarda l’intero sistema terrestre, anche se con differenti intensità nelle diverse aree geografiche.
Abbiamo voluto quindi cogliere l’occasione per parlarvi, in maniera più dettagliata, di uno dei nostri progetti di sviluppo: “Zero Carbon”. L’obiettivo di “Zero Carbon”, è quello di contrastare e ridurre gli impatti causati dall’utilizzo dei metodi di cottura tradizionali.
L’inquinamento domestico legato all’utilizzo di metodi di cottura basati su stufe ad alte emissioni inquinanti provoca ogni anno la morte prematura di circa 4 milioni di persone. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Madagascar è uno tra i venti Paesi al mondo con il più alto tasso di mortalità dovuto ad inquinamento in ambiente domestico (seconda causa di morte nel Paese). Circa il 99% della popolazione malgascia infatti, per poter cucinare, utilizza nelle proprie stufe legna da ardere e carbone vegetale, la cui combustione rilascia particolato (PM), monossido di carbonio (CO) e altri inquinanti tossici.
L’utilizzo di tali combustibili inoltre contribuisce in maniera significativa al fenomeno della deforestazione, che minaccia la biodiversità e gli ecosistemi dell’intera isola e provoca notevoli impatti sociali, legati ai lunghi tempi di approvvigionamento.
Il progetto “Zero Carbon” si propone di contrastare e ridurre gli impatti sanitari, ambientali e sociali causati dall’utilizzo di metodi di cottura e combustibili tradizionali, mediante l’introduzione di stufe più efficienti e combustibili alternativi e più sostenibili dal punto di vista economico e ambientale. Kukula ha infatti deciso di avviare un progetto finalizzato all’introduzione di stufe pirolitiche nel villaggio di Antintorona, costruite con materiali reperibili sul luogo e alimentate da combustibili alternativi ricavati da biomasse di scarto.
Le stufe costruite saranno poi soggette ad una serie di test, al fine di valutarne l’efficienza e monitorarne le emissioni. Le misurazioni saranno di fatto condotte sia sui prototipi costruiti in Italia, sia su quelli realizzati in loco.
Come funziona un fornello pirolitico?
Un fornello pirolitico è una tecnologia di semplice costruzione basata su un processo termico che consente di separare le due fasi della combustione, riducendo così le emissioni di particolato e monossido di carbonio e i conseguenti impatti sulla salute degli abitanti. Per il funzionamento è semplicemente necessaria una preaccensione del combustibile all’interno del fornello, che spontaneamente inizierà a produrre un gas infiammabile. In pochi minuti la biomassa smetterà di bruciare e comincerà il processo di carbonizzazione, intrappolando il carbonio in essa contenuto, mentre il gas sprigionato da essa continuerà il proprio processo di combustione producendo una quantità notevole di calore.
L’introduzione di questo sistema di cottura più efficiente e sostenibile, crediamo possa portare impatti positivi sia da un punto di vista sociale, grazie al il miglioramento delle condizioni sanitarie della popolazione, sia da un punto di vista ambientale, grazie all’utilizzo di combustibili alternativi.
In particolare, attraverso il lavoro e l’impegno quotidiano, fianco a fianco con la popolazione locale, Kukula si propone di raggiungere i seguenti obiettivi di medio-lungo termine:
- Miglioramento delle condizioni di vita della popolazione: le famiglie (principalmente donne e bambini) beneficeranno di una migliore qualità dell’aria domestica riducendo il rischio di infezioni respiratorie.
- Miglioramento dell’efficienza di cottura: stufe più efficienti implicano un risparmio di combustibile e di tempo dedicato alla preparazione dei pasti. Il tempo e il denaro risparmiato possono essere alternativamente impiegati per l’educazione e il sostentamento.
- Sequestro di CO2 dall’atmosfera: il processo di pirolisi, a differenza dei metodi di cottura tradizionali, è carbon-negative, poiché la CO2 sequestrata durante l’intero ciclo di vita della biomassa utilizzata come combustibile viene fissata all’interno del biochar durante il processo di carbonizzazione. Questo, utilizzato come fertilizzante, intrappola la CO2 nel terreno, sottraendola definitivamente dall’atmosfera.
- Valorizzazione di biomasse di scarto: i combustibili alternativi, utilizzati per alimentare le stufe pirolitiche, sono prodotti a partire da materiale di scarto. Oltre a contrastare il processo di deforestazione, limitando l’impiego di legna da ardere e carbone vegetale, questa tecnica favorisce pratiche di economia circolare.
- Aumento della consapevolezza: attraverso una serie di lezioni, iniziative e percorsi di formazione, la popolazione verrà sensibilizzata relativamente alle problematiche sanitarie, ambientali e sociali legate all’utilizzo dei metodi di cottura tradizionali e formata sul corretto utilizzo delle stufe pirolitiche.
I nostri Sustainable Development Goals (SDG)
Giulia Ercolani
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